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L’abbacchio romano solo di nome: a Pasqua il 50 per cento degli agnelli arriva dall’estero

La denuncia del Consorzio abbacchio romano Igp: a Pasqua la metà degli agnelli in commercio arriva dall’estero. Circa il 50 per cento su un totale di 550mila animali.
A cura di Enrico Tata
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Abbacchio romano solo di nome. Perché a Pasqua la metà degli agnelli in commercio arriva dall'estero. Circa il 50 per cento su un totale di 550mila animali. Sono oltre 300mila i capi importanti che spesso vivono in condizioni poco rispettose, senza condizioni di tracciabilità. Gli agnelli che arrivano dall'estero, tra l'altro vengono poi distribuiti a prezzi inferiori del 40 per cento rispetto alla produzione nazionale (185mila in totale, di cui 35mila che provengono dal Consorzio dell'abbacchio romano Igp).

"In un mercato dominato dal ribasso dei prezzi, la disinformazione mette a rischio le aziende locali – ha sottolineato Natalino Talanas, presidente del Consorzio Abbacchio Romano Igp – che faticano a competere con le grandi importazioni straniere. E' quindi importante sensibilizzare il consumatore e noi, dal 2010, anno di costituzione del Consorzio, ci impegniamo in termini di divulgazione affinché chi ci sceglie sia pienamente informato sulla tracciabilità lungo tutta la nostra filiera e riesca a riconoscere il valore della nostra produzione. La consapevolezza risulta essere l'unica chiave per un'inversione di tendenza in grado di garantire lunga vita alla nostra tradizione che, nei secoli, ha plasmato l'identità paesaggistica e gastronomica della nostra regione".

Il Consorzio fa sapere che alla base dell'allevamento c'è un disciplinare rigoroso, con gli animali che vengono nutriti esclusivamente con latte materno e piante spontanee della campagna laziale. Oltre a garantire la qualità, sottolinea il consorzio, "questa tradizione contribuisce alla tutela del paesaggio e allo sviluppo rurale, unendo da millenni generazioni di pastori, colonna portante di questa produzione. Sentinella del territorio e grande amante degli animali, il pastore si prende cura del gregge in ogni fase della crescita tramandando saperi secolari e, al tempo stesso, tutelando la propria terra dal punto di vista ambientale e sociale arginando, inoltre, l'abbandono delle campagne. Scegliere l'abbacchio romano Igp non significa soltanto sostenere un prodotto di eccellenza ma anche un territorio, una storia e le comunità locali".

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